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SCIA: Cos'è, quando serve e quanto costa

  • Immagine del redattore: Renz S.r.l.
    Renz S.r.l.
  • 7 lug
  • Tempo di lettura: 2 min
SCIA
SCIA: Cos'è, quando serve e quanto costa

Se stai per iniziare lavori di ristrutturazione o altri interventi edilizi, ti sarai sicuramente imbattuto nel termine SCIA. In questa guida ti spieghiamo in modo semplice che cos’è la SCIA, quando è necessaria, i tempi, i costi e cosa fare in caso di ritardi o abusi edilizi sanabili.


Cos'è la SCIA? La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)

è una comunicazione formale introdotta con la Legge 122/2010 e regolamentata dal Testo Unico per l’Edilizia (DPR 380/01), ha sostituito la vecchia DIA e si colloca tra la più semplice CILA e il più complesso Permesso di Costruire.


Quando serve la SCIA?

Secondo l’art. 22 del DPR 380/01, la SCIA è richiesta per:

  • Manutenzione straordinaria su parti strutturali o prospetti.

  • Restauro e risanamento conservativo con interventi strutturali.

  • Ristrutturazione edilizia leggera (che non comporta aumento volumetrico o cambio sagoma).

  • Varianti non sostanziali al Permesso di Costruire.

  • Installazione di ascensori, scale, nuovi balconi, canne fumarie, lucernari.

  • Rimozione amianto, rifacimento tetti o solai.

  • Perforazione di pozzi, cambio di destinazione d’uso.


Chi può presentarla?

La SCIA può essere presentata da:

  • Proprietari o comproprietari;

  • Usufruttuari o aventi titolo.


Il progetto dev’essere redatto e asseverato da un tecnico abilitato, che si assume la responsabilità della conformità urbanistica, edilizia e strutturale dell’intervento. Tempistiche e durata Una volta protocollata, i lavori possono iniziare subito. Tuttavia, il Comune ha 30 giorni per eventuali verifiche. La SCIA dura 3 anni, entro i quali i lavori devono essere ultimati. Oltre questa scadenza, occorrerà presentare una nuova pratica.


SCIA tardiva e in sanatoria: come regolarizzare

Hai già iniziato (o finito) i lavori senza presentare la SCIA?

Se i lavori sono già iniziati, puoi ricorrere alla SCIA tardiva, pagando una sanzione fissa di 516 €.

Se i lavori sono già conclusi, è possibile sanare con una SCIA in sanatoria, ma solo se l’intervento risulta conforme sia alle norme attuali, sia a quelle vigenti al momento della realizzazione. Le sanzioni variano da 516 a oltre 5.000 €, a seconda del tipo di abuso.


Quanto costa una SCIA?

I costi variano in base al tipo di intervento e alle dimensioni dell’immobile. In generale:

  • Onorari professionisti (progetto, direzione lavori, sicurezza): tra 10% e 15% del costo dell’opera.

  • Diritti comunali: da 250 € in su, più eventuali costi catastali e strutturali.

  • Oneri di urbanizzazione: non sempre richiesti, ma se previsti, possono arrivare a 100 €/mq.


Conclusioni

La SCIA è uno strumento rapido ed efficace per iniziare lavori edilizi in modo legale e sicuro, ma è importante affidarsi a tecnici qualificati e conoscere le regole locali, che possono variare da Comune a Comune.


Hai bisogno di assistenza per la tua SCIA? Contattaci subito! Gli esperti di Renz Srl sono pronti ad aiutarti con tutte le pratiche edilizie, dalla progettazione alla consegna.


 
 
 

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