Planimetria catastale conforme ma difforme da progetto: un problema sottovalutato
- Renz S.r.l.
- 20 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 31 lug

Nel contesto delle compravendite immobiliari, capita spesso di imbattersi in immobili la cui planimetria catastale risulta conforme allo stato di fatto, ma difforme rispetto al progetto depositato in Comune. Questa situazione genera una falsa sicurezza, poiché molti ritengono che la corrispondenza con il catasto sia sufficiente per ritenere l’immobile “regolare”. In realtà, il catasto non ha valore probatorio sulla legittimità urbanistica.
Il vero riferimento per stabilire la regolarità di un immobile è il titolo edilizio originario e le sue eventuali variazioni. Se l'immobile è stato modificato nel tempo senza aggiornare il progetto comunale – anche se la planimetria catastale è stata regolarmente aggiornata – ci si trova davanti a una difformità urbanistica. Questo può pregiudicare la vendibilità, l’accesso a bonus edilizi, o anche la possibilità di ottenere un mutuo.
È quindi fondamentale affidarsi a un tecnico qualificato per eseguire una due diligence urbanistica, che verifichi la coerenza tra lo stato di fatto, la planimetria catastale e i titoli abilitativi comunali. In caso di difformità, si potrà valutare un intervento di regolarizzazione tramite CILA in sanatoria o, se necessario, accertamento di conformità.
Ignorare questo passaggio può comportare rischi economici e legali per venditori e acquirenti. Meglio prevenire, con una verifica puntuale e professionale.
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