Differenza tra superficie catastale, commerciale e calpestabile: cosa sapere prima di acquistare casa
- Renz S.r.l.
- 12 set
- Tempo di lettura: 2 min

Quando si parla di immobili, spesso ci si imbatte in tre termini fondamentali: superficie catastale, superficie commerciale e superficie calpestabile. Conoscerne le differenze è essenziale per evitare fraintendimenti e valutare correttamente un appartamento o una casa, sia in fase di acquisto che di vendita.
Cos’è la superficie catastale?
La superficie catastale è la misura ufficiale dell’immobile riportata nelle visure catastali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate. Include:
i vani principali (camere, soggiorno, cucina, ecc.),
i vani accessori (bagni, ripostigli, corridoi),
le pertinenze (balconi, terrazzi, giardini, cantine, box).
Viene calcolata secondo criteri precisi stabiliti dal Catasto e serve soprattutto a determinare la rendita catastale e, di conseguenza, le imposte (IMU, TASI, ecc.).
Cos’è la superficie commerciale?
La superficie commerciale è quella più utilizzata nel mercato immobiliare, in quanto rappresenta la base per stabilire il prezzo di vendita o il canone di locazione. Nel calcolo della superficie commerciale:
si considera l’intera superficie calpestabile interna,
si aggiungono percentuali delle superfici accessorie (balconi, terrazzi, cantine, box, giardini).
Ad esempio, un balcone può essere conteggiato al 25% o al 30% della sua superficie reale, mentre una cantina può incidere per il 20-50%, in base ai criteri locali.
Cos’è la superficie calpestabile?
La superficie calpestabile è la più semplice da capire: è la superficie effettivamente fruibile, cioè quella che si può percorrere a piedi all’interno dell’abitazione. Non include:
muri perimetrali,
tramezzi interni,
muri portanti.
È la misura più vicina all’utilizzo reale dell’immobile, utile per capire quanto spazio abitabile si ha a disposizione.
Differenze principali a colpo d’occhio
Catastale → rilevante per tasse e imposte.
Commerciale → rilevante per il prezzo di mercato.
Calpestabile → rilevante per l’uso quotidiano dell’immobile.
Conclusione
Capire la differenza tra superficie catastale, commerciale e calpestabile è fondamentale per:
valutare il prezzo corretto di un immobile,
evitare sorprese nella compravendita,
comprendere gli spazi realmente disponibili.
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